31 ottobre 2014

La notte prima di Ognissanti - All-Hallows-Eve

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nella notte un gruppo di spiritelli
ha fatto visita al maestro
i dolcetti sono finiti nel canestro
e gli alunni ritornati ai loro castelli

Jack + Sally (Tim Burton)

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a tutti, grazie

30 ottobre 2014

Un anno fa, l'autunno

Con la tecnica del puntinismo l'anno scorso abbiamo decorato degli alberi spogli arricchendoli con foglie colorate.

La tecnica del puntinismo è molto particolare, richiede attenzione e precisione, ma al contempo è piacevole e rilassante.

I puntini sono il più piccolo segno grafico che possiamo realizzare, ma hanno un incredibile potere quando sono associati in un insieme. Abbiamo guardato questo affascinante filmato e anche noi siamo diventati puntinisti.

3 milioni di puntini

Ecco il nostro autunno...






















24 ottobre 2014

Legger-mente - Il paese con l'esse davanti

Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore. Viaggia e viaggia, capitò nel paese con l’esse davanti.
“Ma che razza di paese è?” domandò a un cittadino che prendeva il fresco sotto un albero.
Il cittadino, per tutta risposta, cavò di tasca un temperino e lo mostrò bene aperto sul palmo della mano.
“Vede questo?”
“E’ un temperino”
“Tutto sbagliato. Invece è uno stemperino, cioè un temperino con l’esse davanti. Serve a far ricrescere le matite, quando sono consumate, ed è molto utile nelle scuole”.
“Magnifico”. disse Giovannino. “E poi?”
“Poi abbiamo lo staccapanni”.
“Vorrà dire l’attaccapanni”.
“L’attaccapanni serve a ben poco, se non avete il cappotto da attaccarci. Col nostro staccapanni è tutto diverso. Lì non bisogna attaccarci niente, c’è già tutto attaccato. Se avete bisogno di un cappotto andate lì e lo staccate. Chi ha bisogno di una giacca, non deve mica andare a comprarla: passa dallo staccapanni e la stacca. C’è lo staccapanni d’estate e quello d’inverno, quello per uomo e quello per signora. Così si risparmiano tanti soldi”.
“Una vera bellezza. E poi?”
“Poi abbiamo la macchina fotografica, che invece di fare le fotografie fa le caricature, così si ride.
Poi abbiamo lo scannone.
“Brr, che paura”.
“Tutt’altro. Lo scannone è il contrario del cannone e serve per disfare la guerra”.
“E come funziona?”
“E’ facilissimo, può adoperarlo anche un bambino.
Se c’è la guerra, suoniamo la stromba, spariamo lo scannone e la guerra è subito disfatta”.
Che meraviglia il paese con l’esse davanti.

Gianni Rodari (tratto da "Favole al telefono")

Anche noi nel nostro fantasticare abbiamo provato a viaggiare nel "paese con l'esse davanti" eccone il fiore:
 
S-compiti
S-litigio
S-guerra
S-termomentro
S-matita
S-noia
S-malattia
S-lavatrice
S-valigia
S-maschera
S-ladro
S-mostri
S-dormire
S-tappo
S-penna
S-legge
S-pela
S-cucina
S-bello
S-mamma
S-gomma
S-padella
S-paura

A voi, cari lettori, immaginare il significato della nostra fantasia...

13 ottobre 2014

Poetica-mente nostra

Sul nostro testo di lettura sono riportate tre strofe di una poesia di Renzo Pezzani. L'abbimo letta, ne abbiamo analizzato la struttura e commentato il contenuto.

Scuola di campagna

È fuori dal borgo due passi
di là dal più fresco ruscello
recinta di muro e cancello
la piccola scuola di sassi.
[...]
C'è ancora la vecchia lavagna
con su l'alfabeto mal fatto:
lo scrisse un bambino distratto
dal verde di quella campagna.

E lei che mi vide a sei anni
c'è ancora. La voce un po fioca,
vestita d'identici panni,
la vecchia signora che gioca.
[...]


Anche noi poi abbiamo voluto comporre una semplice poesia per la nostra scuola. Si compone di tre quartine: la prima e la seconda sono in rima alternata, mentre l'utima in rima incrociata


Buona lettura...

A Castenedolo in cima ad una viva collina
a tre passi dal centro
a scuola salgo ogni mattima
e imparo per cresere dentro

In aula filtrano raggi di sole da tre amplie finestre
tra quelle dell'ultimo piano e il tetto corre una decorazione.
Su lavagne ricche di ricordi scrivono le maestre
mentre bambini vivaci seguono la lezione.

Prima del suono della campanella gli alunni scrivono le ultime parole sui quadernoni,
zaino in spalle, in fila per due, alcuni bambini
volano verso i fulminei pulmini,
altri saltano in braccio ai genitori che li aspettano fuori dai portoni.

2 ottobre 2014

Auguri nonni e nonne

A voi vogliamo dedicare questa poesia, con la speranza che sempre possiate prenderci per mano e accompagnarci nel nostro cammino.


Il vecchio e il bambino

Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...

L' immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d' intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...

I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati...

I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero...

E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori

e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"


Il nostro commento si divide in due parti, la prima riguarda la struttura della poesia, la seconda, invece, il contenuto.

La poesia musicata "Il vecchio e il bambino" è stata scritta dal cantautore Francesco Guccini.
Il testo è diviso in sette quartine e in tutto ci sono ventotto versi.
La canzone ha la prima strofa con rima alternata, le altre sei con rima baciata, tra cui quattro assonanti.

L'autore racconta la storia di un incontro tra un vecchio e un bambino che passeggiano e parlano.
Le parole del vecchio esprimono nostalgia per un passato lontano e vivo.
Invece, nel bambino c'è stupore e meraviglia perchè il suo mondo non sembra così bello, ma "con voce sognante" desidera un mondo migliore.