2 ottobre 2014

Auguri nonni e nonne

A voi vogliamo dedicare questa poesia, con la speranza che sempre possiate prenderci per mano e accompagnarci nel nostro cammino.


Il vecchio e il bambino

Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...

L' immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d' intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...

I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati...

I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero...

E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori

e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"


Il nostro commento si divide in due parti, la prima riguarda la struttura della poesia, la seconda, invece, il contenuto.

La poesia musicata "Il vecchio e il bambino" è stata scritta dal cantautore Francesco Guccini.
Il testo è diviso in sette quartine e in tutto ci sono ventotto versi.
La canzone ha la prima strofa con rima alternata, le altre sei con rima baciata, tra cui quattro assonanti.

L'autore racconta la storia di un incontro tra un vecchio e un bambino che passeggiano e parlano.
Le parole del vecchio esprimono nostalgia per un passato lontano e vivo.
Invece, nel bambino c'è stupore e meraviglia perchè il suo mondo non sembra così bello, ma "con voce sognante" desidera un mondo migliore.