20 marzo 2015

Primo giorno di primavera con eclissi solare

Oggi come astrofili in erba (cioè nel giardino) abbiamo osservato uno spettacolo naturale molto affascinante: un'eclissi solare.

Alcuni tra noi si sono muniti di protezioni da saldatura e con due vetrini sovrapposti abbiamo osservato il raro fenomeno.


Ci siamo poi cimentati nella costruzione di un semplice strumento di visione indiretta, senza l'uso di lenti e di schermi protettivi: una pinhole camera.

Con pochi fogli di cartoncino, un po' di carta stagnola (non indispensabile), una foratrice, un po' di nastro carta, abbiamo potuto osservare l'eclissi proiettata su una qualsiasi superficie

Forse è un metodo di osservazione meno scenico, ma altrettanto interessante e curioso. Abbiamo notato che la proiezione generata usando il "buco di spillo" (pinhole) è capovolta rispetto a ciò che era possibile osservare attraverso un'osservazione diretta mediante filtri.

L'eclissi su un foglio bianco





L'eclissi sul muro
L'eclissi nella mano








Infine, alcuni si sono cimentati in performance artistiche multi-eclissi veramente d'effetto.


19 marzo 2015

Spontanea-mente auguri papà

Durante la pausa mensa, alcuni tra noi hanno voluto manifestare pubblicamente il loro augurio ai papà della classe.

16 marzo 2015

Epica-mente: Odysseus

Abbiamo dedicato alcune settimane alla lettura dell'Odissea e viaggiato in compagnia di un Ulisse raccontato ed illustrato da Bimba Landmann.

http://www.bimbalandmann.com/pagine_libri/ulisse.html

Abbiamo lottato, escogitato piani arditi, finto di essere altri, sofferto, pregato, amato, vagato, usato astuzia, forza e coraggio proprio come il nostro Ulisse.

Perché dedicare così tanto tempo ad un racconto simile?
Perché è un mito che mai tramonta e che cela la nostra cultura, è un classico che mai andrà fuori moda; nei suoi simboli germogliano i valori e, soprattutto, perché noi assomigliamo ad Ulisse...
...Siamo curiosi, intrepidi, impavidi, a volte furiosi, un po' incoscienti, soli, innamorati.

Ecco il nostro Ulisse



















 




E per concludere una canzone in cui Ulisse stesso ci parla e dice di provare "ancora la gioia infinita di entrare in porti sconosciuti prima". Noi, la nostra classe, la nostra mente vuole essere il nuovo porto sconosciuto di Ulisse.

Odysseus (Ritratti – Francesco Guccini)

Bisogna che lo affermi fortemente
che, certo, non appartenevo al mare
anche se Dei d'Olimpo e umana gente
mi sospinsero un giorno a navigare
e se guardavo l'isola petrosa
ulivi e armenti sopra a ogni collina
c'era il mio cuore al sommo d'ogni cosa
c'era l'anima mia che è contadina;
un'isola d'aratro e di frumento
senza le vele, senza pescatori,
il sudore e la terra erano argento
il vino e l'olio erano i miei ori.

Ma se tu guardi un monte che hai di faccia
senti che ti sospinge a un altro monte,
un'isola col mare che l'abbraccia
ti chiama a un'altra isola di fronte
e diedi un volto a quelle mie chimere
le navi costruii di forma ardita,
concave navi dalle vele nere
e nel mare cambiò quella mia vita
e il mare trascurato mi travolse:
seppi che il mio futuro era nel mare
con un dubbio però che non si sciolse
senza futuro era il mio navigare

Ma nel futuro trame di passato
si uniscono a brandelli di presente,
ti esalta l'acqua e il gusto del salato
brucia la mente
e ad ogni viaggio reinventarsi un mito
a ogni incontro ridisegnare il mondo
e perdersi nel gusto del proibito
sempre più in fondo

E andare in giorni bianchi come arsura,
soffio di vento e forza delle braccia,
mano al timone e sguardo nella pura
schiuma che lascia effimera una traccia;
andare nella notte che ti avvolge
scrutando delle stelle il tremolare
in alto l'Orsa è un segno che ti volge
diritta verso il Nord della Polare.
E andare come spinto dal destino
verso una guerra, verso l'avventura
e tornare contro ogni vaticino
contro gli Dei e contro la paura.

E andare verso isole incantate,
verso altri amori, verso forze arcane,
compagni persi e navi naufragate;
per mesi, anni, o soltanto settimane?
La memoria confonde e dà l'oblio,
chi era Nausicaa, e dove le sirene?
Circe e Calypso perse nel brusio
di voci che non so legare assieme.
Mi sfuggono il timone, vela, remo,
la frattura fra inizio ed il finire,
l'urlo dell'accecato Polifemo
ed il mio navigare per fuggire.

E fuggendo si muore e la mia morte
sento vicina quando tutto tace
sul mare, e maledico la mia sorte
non trovo pace.
Forse perché sono rimasto solo
ma allora non tremava la mia mano
e i remi mutai in ali al folle volo
oltre l'umano.

La vita del mare segna false rotte,
ingannevole in mare ogni tracciato,
solo leggende perse nella notte
perenne di chi un giorno mi ha cantato
donandomi però un'eterna vita
racchiusa in versi, in ritmi, in una rima,
dandomi ancora la gioia infinita
di entrare in porti
sconosciuti prima.

11 marzo 2015

Cambia-menti

Nel grande regno degli artropodi troviamo gli insetti, questi rappresentano il 90% delle specie animali; sono piccole creature che nel corso di milioni di anni hanno imparato a sfruttare ogni possibile fonte alimentare e si sono adattati a ogni habitat.

Affascinati da questo mondo abbiamo approfondito due differenti tipi di sviluppo post-embrionale:

1) la metamorfosi indiretta (quella più conosciuta e tipica della farfalla) in cui avviene un radicale cambiamento morfologico, cioè di forma.


2) la metamorfosi diretta (tipica della cavalletta) in cui non è evidente un completo e radicale cambiamento di forma, ma di muta in muta dalla neanide si passa alla ninfa ed infine all'insetto adulto.


Neanide
  • ha solitamente un color verde brillante
  • non ha ancora un apparato riproduttore
  • non ha le ali
Ninfa
  • il colore tende a diventare meno acceso
  • ha abbozzi alari
  • l'apparato riproduttore inizia il suo sviluppo
Insetto adulto
  • il colore è più scuro (verde/marrone/grigio)
  • ha le ali
  • ha un apparato riproduttore ben sviluppato

Ammutoliti e increduli abbiamo poi guardato questo film-documentario realizzato con la tecnica del time-lapse capace di "comprimere" il tempo.
I particolari sono incredibili e al termine non abbiamo potuto tacere il nostro stupore.



4 marzo 2015

Animata-mente con scratch

Lavoro in coppia, laboratorio di informatica.
Mandato: comporre uno sript per far muovere uno "sprite" usando due "costumi" e farlo scivolare dall'angolo in alto a sinistra sino all'angolo in basso a destra dello schermo.

Ebbene alcuni, senza troppe indicazioni del maestro, sono riusciti nell'intento, mettendo in atto le strategie già adottate per costruire le figure geometriche (vedi alcuni esempi qui e qui).

Segui l'esempio e prova anche tu a realizzare il piccolo corto usando scratch.

Per prima cosa occorre scegliere il "costume" tra i diversi che il software mette a disposizione, le nostre scelte sono cadute sul pappagallo colorato, sul pipistrello e sulla mascotte di scratch (il gatto arancione).
Tutti questi "sprite" hanno due costumi che ne simulano il movimento, li importiamo caricandoli nell'area "costumi".


Ora, ci spostiamo nell'area "script" ed iniziamo a programmare.

Ecco i blocchi che abbiamo usato per far muovere il nostro sprite e farlo scivolare in diagonale dall'alto verso il basso.



Oltre a ciò abbiamo aggiunto una scena che fosse adatta al nostro sprite, andando su "stage" possiamo scegliere gli sfondi che più ci piacciono ed importarli.


Buono scratching a tutti...