7 maggio 2016

Concorso - Insegnare la speranza ... Educare alla legalità


Abbiamo vinto con le nostre 100 e più bandierine "tibetane" dedicate alla scuola e con la nostra videoricerca.

Le nostre opere, insieme a quelle di tutte le altre classi partecipanti, sono esposte nell'aulamagna della scuola fino a lunedì.




Noi alunni della classe V C abbiamo realizzato un percorso di ricerca sulla scuola che si è sviluppato in due momenti: il primo ha portato alla realizzazione di una ricerca fotografica volta a svelare le differenti facce della scuola. Il secondo invece contiene le parole importanti che l'idea di scuola suscita in noi.

LA VIDEORICERCA
Abbiamo “costruito” una videoricerca per comunicare che ogni bambino ha il diritto di andare a scuola.
Attraverso l'osservazione di numerose immagini abbiamo notato che ogni scuola è diversa, perché tutte le scuole all'esterno sono differenti, ma all'interno hanno uno stesso contenuto: alunni e insegnanti.
Ognuna ha differenti modi di lavorare, differenti strumenti, differenti strutture, differenti alunni e differenti maestri, ma tutte hanno lo stesso scopo: insegnare ed educare.
Queste fotografie vogliono mostrare il mondo degli alunni e la loro forza di volontà; si va a scuola nonostante le difficoltà.
Il nostro lavoro è una semplice successione di immagini che, come un flash, intende far luce su diversi particolari. Per questo, alcune fotografie sono lontane nei luoghi, altre lontane nel tempo e nelle culture, altre ancora, invece, sono nostre.
Le abbiamo scattate noi nella nostra scuola, per noi sono significative, rappresentano oggetti, luoghi e momenti importanti del nostro mondo scolastico.
Tra una sequenza di immagini e l'altra abbiamo inserito delle parole per sottolineare la ricchezza della diversità e che quest'ultima non deve precludere il diritto di crescere istruiti ed educati.

COME BANDIERE NEL VENTO
Ci siamo ispirati alle bandierine tibetane usate per diffondere preghiere nel vento e abbiamo realizzato tantissime bandiere che sono un messaggio e mentre sventolano fanno volare nell'aria le nostre parole della scuola, fino ai confini della terra.
Ogni bandiera è un'idea per noi significativa, non solo scritta in italiano ma anche in arabo, spagnolo, portoghese e moldavo perché nella nostra classe abitano alunni che provengono da famiglie non solo italofonone. All'inizio le bandierine erano semplici pezzi di stoffa bianca che abbiamo decorato, scritto e colorato, sono tutte diverse e ognuna ha uno stile personale e unico. Quindi per noi simboleggiano l'uguaglianza e al contempo la diversità, comunicano che la scuola è aperta a tutti.
Le bandierine sono state appese tra gli alberi del cortile della nostra scuola e noi abbiamo corso felici mentre loro svolazzavano nell'aria, vorremo appenderle fuori dalla scuola, affinché tutti possano vederle e che il vento e il tempo le possa consumare.
Sicuramente, alcune parole vi sembreranno strane, ma per noi rappresentano momenti vissuti nella storia della nostra classe, eccone alcuni esempi.
“Finestra” è un elemento importante perché dalla nostra finestra esce, appeso ad un'altra bandiera, un messaggio di pace. In passato abbiamo lanciato anche un augurio per la festa della mamma.
“Seconda casa” tutti i giorni la scuola ci accoglie e la abitiamo per tanto tempo, a volte è divertente a volte è noiosa, ma è l'occasione per imparare il rispetto diventando grandi.
“Caos” non è il baccano ed è tollerato se porta frutti.
“Portone” è un ingresso e un'uscita. La strada per diventare grandi.
“Sviluppina” ora che siamo in quinta questa parola ci fa sorridere, è una “medicina” che il maestro prescrive a chi ancora deve fare “salti evolutivi”. C'è chi è andato in farmacia a chiederne una scatola.
“I care” motto che abbiamo imparato ad usare dal maestro Lorenzo.
“LIM” strumento didattico divertente che ci permette di esercitarci giocando.
“Stornelli” fin dalla prima, a volte, il maestro chiede se abbiamo mangiato stornelli, ad indicare il nostro altissimo livello di ascolto.

Ora fermati, ascolta il vento, forse ti suggerisce tutte le nostre parole dedicate alla scuola.

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