21 gennaio 2012

Uscita didattica oltre la collina


Quando siamo usciti per la prima volta lungo i sentieri che attaversano la collina su cui sorge la nostra scuola era autunno e il bosco si presentava più o meno così:


Mercoledì abbiamo fatto la nostra seconda uscita didattica attaversando il bosco e i campi vicini alla nostra scuola.
I colori autunnali non c'erano più, come fossero stati cancellati e il freddo ci ha costretto ad indossare giacche pesanti, guanti, berretti e sciarpe.

Il colore bianco ci ha accompagnati in tutto il nostro viaggio.
Durante la nostra passeggiata il cielo è stato quasi sempre di un bianco duro e teso.


Una nebbiolina ha reso magico e misterioso il sentiero.



La galaverna ha irrigidito erba, rami e foglie rendendole croccanti e fragili.




Gli alberi quasi imprigionati nel gelo hanno un fascino tutto particolare, sono ormai spogli, ma rivestiti di cristalli di nebbia ghiacciata (la galaverna) sono uno spettacolo raro e, per noi bambini, anche un'occasione di gioco. Infatti, passavamo sotto i rami sperando che piccoli cristallini di ghiaccio ci colpissero e ci imbiancassero le giacche e i berretti.

Siamo passati sotto i rami dell'ippocastano, della quercia, della robinia, dell'olmo, del cedro del Libano, della betulla, del platano e del gelso, abbiamo visto le bacche viola del ligustro italico (deliziose per i merli) e i rami spogli dell'ibiscus orientale, le foglie marroni del carpino che cadranno intorno a marzo/aprile e i filari di viti.


 


Anche l'acqua del fosso con questo grande freddo invernale è ghiacciata disegnando una pellicola grigio-bianca.


 E gli animali... eccoli, anche loro intirizziti dal gelo ci hanno visto passare...